Ogni attività di cui ci occupiamo,
che sia in famiglia,
che sia al lavoro, che sia anche nello sport
o in qualsiasi altro interesse,
la possiamo meglio organizzare
quando la dividiamo in più fasi.
Inoltre, attraverso gli studi,
l’esperienza e il confronto con altri,
riusciamo a migliorarci
e apprendiamo
nuove soluzioni e/o direzioni.

Quando abbiamo a cuore un progetto, che riguardi la nostra vita privata o quella professionale, la parte organizzativa è necessaria per la sua riuscita, ma ci sono aspetti fondamentali che sono i suoi presupposti indispensabili.
Quando ci limitiamo a fare quello che avvertiamo come necessità, il nostro campo di ipotesi si limita all’urgenza del bisogno o nei limiti che dettano le condizioni in cui operiamo.
Per esempio, in un incarico di lavoro, se quello che ci guida sono le richieste/necessità avvertite, declinate secondo il minor dispendio di tempo e risorse, probabilmente queste condizioni saranno dei limiti a come quell’incarico potrebbe essere svolto con maggior qualità/valore e motivazione.
D’altro canto se a questo impegno integriamo gli aspetti di significato, di finalità e di relazione, probabilmente quello che porteremo avanti, oltre a vederci coinvolti e attori di un maggior valore, permetterà anche agli altri di accorgersi di questo e, soprattutto, di beneficiarne.
Le corse di tutti i giorni, i suoi ritmi che risultano accelerati per un continuo aumento di segnali, notifi- che, informazioni, adempimenti, compiti, ci hanno allontanato, proprio per la fretta, dal coglierne il vero significato.
Anzi alcune corse, viste con il senno di poi, ci risultano anche inutili, superflue o addirittura delle perdite di tempo, come per esempio accade talvolta con i social o altre tipi di occupazioni o di distrazione.
Quando si affronta il tema come quello della mancanza di tempo, che si tratti di vita privata o di quella lavorativa, il fatto più evidente è che, se tenessimo un diario della giornata, con il dettaglio delle attività e, soprattutto, con l’indicazione del tempo dedicato, ognuno potrebbe rendersi conto che la questione è ben diversa.
Non si tratta di tempo che non c’è, perché ogni giorno di vita è tempo a disposizione, bensì di cosa facciamo con esso.
Il modo con cui decidiamo di utilizzare il tempo che abbiamo, determina anche la corrispondenza o meno a quello che consideriamo importante e utile per la nostra vita.
La formula è

Abbiamo un valore più alto per il tempo di vita migliore quando, nel portare avanti le nostre attività, riusciamo a rilevare maggiore valore nel significato che diamo a quello che decidiamo di fare, quando viviamo bene la parte di relazioni che ci accompagna nell’esecuzione e in ultimo quando il risultato che raggiungiamo ha importanza. E tutto questo viene proporzionato al tempo effettivamente dedicato.
Se volessimo collezionare tempi di vita migliore dovremmo cominciare a scegliere gli aspetti che ne aumentano il valore, ossia il significato di quello che faremo/otterremo, la qualità di relazione che vogliamo vivere come esperienza con l’altro o altri e infine i risultati che speriamo di ottenere.
Quando parliamo di risultati possiamo prendere in considerazione quello che ci riguarda direttamente, anche nel breve periodo, e se ne fissiamo alcuni più in là nel tempo potremo mettere un segnaposto per le tappe intermedie e di conseguenza individuare i risultati intermedi.
In questo modo il numeratore della frazione potrebbe essere crescente nel tempo.
Quando poi consideriamo il risultato come beneficio anche per l’altro o gli altri, il nostro numeratore potrebbe crescere mano a mano che procediamo.
Potremmo trovarci con un Tempo di vita migliore molto più consistente rispetto a quello che avvertiamo nella routine quotidiana, dove le cose avvengono quasi per caso.
Non possiamo generalizzare e semplificare come se questo approccio valesse per ogni spazio di vita.
La vita è anche quello che diventiamo giorno per giorno con quello che ci accade, con quello che decidiamo di fare, di non fare o di cambiare.
Eppure quando si tratta di situazioni in cui ci sentiamo “vittime” della per- dita di tempo, ecco che questo approccio potrebbe aiutarci a prendere la direzione più utile per noi.
Possiamo dire che avere una visione chiara di quello che stiamo decidendo per migliorare la qualità del tempo di vita, anche se non può essere pianificata a tavolino, anche se dettata solo da un forte desiderio, anche se motivata da un sentimento che proviamo, anche se non sempre è supportata dalla ragione, tutto questo non ci può impedire di percorrere quanto abbiamo intrapreso.
Nei progetti si parla di roadmap quando si vuole rappresentare un percorso attraverso cui si vogliono rappresentare una serie di step con i relativi risultati che porterà ad un risultato finale.
La roadmap viene utilizzata proprio per progettare, verificare e ottimizzare i tempi e le risorse per la realizzazione di quanto vogliamo realizzare in futuro.
Quando si lavora insieme ad altre persone è uno strumento che aiuta la collaborazione e quando si lavora da soli ci aiuta a monitorare e stimolare nuovi approcci nel proseguo dei lavori.
Tornando alla formula del tempo migliore di vita, una roadmap, dove ogni step viene valorizzato, con tutti gli elementi che lo compongono come:
– il significato di quello che stiamo facendo
– la qualità di relazione, con noi stessi, con l’altro o gli altri
– il valore che diamo al risultato per il beneficio diretto a noi stessi e per quello che arriva all’altro o altriè evidente che sarà uno specchio sincero delle nostre azioni con cui accorgerci di quanto compiuto e così anche festeggiarlo per farlo diventare un valore prezioso del tempo di vita che vi abbiamo dedicato.
Oltretutto con questo strumento potremo accorgerci prima delle necessità di correggere il tiro e così ridurre dispersione di tempo o evitare di rimanere delusi e/o insoddisfatti.
Per passare dalla teoria alla pratica qui sotto puoi scaricare il modello di roadmap che potrai personalizzare per i tuoi progetti o per quelle situazioni in cui ti sembra ci sia bisogno di fare chiarezza e recuperare il miglior tempo di vita per Te!
Clicca qui per scaricare: https://bit.ly/3nx0tuV
Donatella Metelli