Benvenute all’incontro con Storie di Donne,
di donne importanti
in Donna&Leadership Journal.
Oggi abbiamo veramente il grande onore
di ospitare la Dott.ssa Gabriella Mereu
che è veramente una persona che ha fatto
la differenza nel suo settore, ma ce
lo racconterà lei meglio, ben arrivata
Dott.ssa Mereu.
Buon giorno.
Buon giorno Dottoressa,
la prima cosa che le chiedo,
e che penso che tutte le donne
abbiano anche la curiosità
di sapere, riguarda la sua esperienza
come donna che nella vita si è trovata
a fare scelte importanti che l’hanno
portata ad essere la donna che è oggi.
Quali sono state le tappe fondanti,
le decisioni che ha preso e che le hanno
consentito di costruire la sua carriera
nel campo della salute, del benessere,
e non solo, di aiuto per tante persone?
Gabriella Mereu

Ma che carriera? Ma non è una carriera, è una ricerca, le carriere le lascio ad altri.

La carriera combinata con la capacità di azione, per qualcuno è un titolo onorifico.

Non lo so, può darsi che abbia avuto questo titolo onorifico, non è una carriera, è uno studio appassionato e una continua ricerca favorita dai colloqui con la gente che, ogni volta, come in un puzzle, mi rivela qualcosa di nuovo della loro anima, perché io sono un’indagatrice dell’anima. Per me, quando parlo con le persone parlo dritto con la loro anima.

Parlo con la loro anima che si ribella a qualcosa che va contro la verità e contro una bellezza che è quello che l’anima richiede.

L’anima, richiede libertà, verità e bellezza. Ma allora, in maniera allusiva, l’anima si ribella.

Eh, ed ora è spiritosa, ora è dissacrante, ora è poetica, ora è teatrale e io individuo tutte queste espressioni perché ormai dopo aver visto tanta gente, capisco che cosa mi vuol dire nella maniera in cui me la vuole dire e io la traduco, e se la persona è aperta, solo se la persona è aperta, allora ne può ricevere giovamento.

Ecco, proprio questo percorso di ricerca che l’ha portata a incontrare tante persone, quindi, avrà conosciuto anche tanta umanità, tanti problemi di vita, di salute e di tante altre cose. Cos’è secondo lei, che noi spesso, adesso io parlo di donne, ma in generale riguarda tutti, non ci accorgiamo e magari cadiamo in questa trappola.

Non ci accorgiamo prima di tutto che abbiamo una mente collegata con un corpo, e, prima di tutto, un’anima collegata col corpo, quindi l’anima in questa maniera se ne fa accorgere e quindi è così che io posso, colloquiando direttamente con lei, rivelare dove c’è il problema, il problema dell’anima.

Se ho capito bene Dottoressa mi sta dicendo che nel corpo si manifestano anche, a volte, quelle che sono le cose che l’anima non riesce a compiere, o che non sono confacenti al progetto dell’anima?

Si, l’anima si esprime in maniera allusiva, ma in maniera poetica. Bisogna saperlo tradurre. Io vorrei portare questa realtà alla conoscenza della gente in modo che prima di tutto non si spaventi, non voglio che la gente si spaventi di quello che gli viene detto.
Perché il malessere, il lamento dell’anima avviene prima di tutto con la paura e, oltre che con la mancanza di sentimenti, con la paura e la rabbia.
Quindi qua bisogna togliere questi sentimenti negativi che fanno tanto male e fanno venire quei lamenti che io chiamo ninni.
Sono adesso sotto un bel pino, eccomi qua, sono al fresco e adesso finalmente sono in silenzio.

Bellissimo ascoltare anche solo questo racconto con voce così giovanile e anche piena di musica. Un po’ come ascoltare l’acqua che scroscia, sentire proprio un po’ il suono che porta anche vita e vitalità a tante persone che magari vivono nella sensazione di essere annoiate o stanche o semplicemente depresse.
Quali sono le prime cose che dovremmo fare per non cadere in questa trappola.

Stanno tutti in compromessi, non si può, non si può passare una vita in compromessi, con i compromessi, l’anima non li sopporta e te la fa pagare. Con i suoi ninni.
Non si può.

Quindi, forse è anche questo che spaventa tanto le persone?

La gente è spaventata e giunge a compromessi, quindi si accoppia con quello che non gli piace per avere un beneficio secondario che poi dopo esita nel solito ninno, nei soliti ninni, che io conosco bene delle coppie lui e lei.
O accetta un lavoro che non va d’accordo con i suoi talenti.
O non è all’altezza delle sue possibilità, perché la maggior parte delle per- sone sono sottostimate nel lavoro.
Cioè l’anima si lamenta come per dire: “Guarda che puoi fare molto di più, con molta più realizzazione. E invece, sei sottostimata, ti costringi a un lavoro da robot, a un tran tran continuo e te lo farò pagare questo”.
Ecco questo dice.

Lei ha detto prima che vorrebbe tanto poter aiutare le persone a non aver più questa paura e questa rabbia e poter imparare a gestirsi in armonia, diciamo con la propria anima. Cos’è che ha pensato? Qual è il suo progetto da qui nei prossimi anni? Per questa cosa o per altri progetti che magari vuole realizzare, cosa vuole mettere a disposizione?

Io non ne ho di progetti.

Non è salutare avere progetti. Non me lo posso permettere, avere dei progetti. Chiaro, io vado avanti, mi diverto e, chi mi segue, capisce, chi non mi segue, non capisce e basta.

Per chi volesse seguirla come può trovarla?

Mi può trovare al mio cellulare. tramite un mes- saggio Whatsapp, al numero 3383239380.

Non riesco più, non ho il tempo, di scrivere nei social, prima su Facebook, scrivevo, intervenivo spiegavo, ma chi si vuole iscrivere su Facebook, nel mio gruppo amici di Gabriella Mereu, mi manda un Whatsapp, un messaggio Whatsapp e io lo faccio iscrivere. E così anche gli mando il link di Telegram, là sopra tutto può trovare molto materiale passato per studiare perché le persone devono darsi il tempo di riflettere e di studiare. Questo perché ho visto che le persone rispondono e capiscono e rilevano il loro benessere solo se hanno studiato e basta.

Mi sono spiegata?

Sì, benissimo dottoressa, è un po’ quello che c’è sempre stato detto, conosci te stesso, cioè la conoscenza aiuta quella comprensione e forse ci apriamo a qualcosa che prima era sconosciuto.

In te stesso viene rivelato proprio dai ninni, è te stesso che parla quando parlano i ninni.

Ascoltare le sue parole, come dire, semplici, ma come lei dice, di verità che arrivano subito, cioè arrivano subito a chi sta ascoltando.
Perché la verità sta nelle cose semplici.
Abbiamo la discoteca la sente? Adesso mi hanno messo la discoteca, sono in un villaggio, anzi posso anche usufruire del sottofondo.
Che bello! Sente? Portiamo un po’ di gioia anche a chi ci ascolta. Ah ma adesso ne approfitto. Allora mi dica. Ancora mi faccio qualche domanda, sì.

Allora, rispetto a quello che ho avuto piacere di poter vedere, cioè che dalla sua interpretazione anche della scrittura, è come se questo dialogo di cui lei parlava prima risultasse più facile.Cioè lei usa questo, anche questo metodo, cioè della parola, non solo quello del parlato, ma anche della parte, diciamo della forma della parola, come è scritta e come la persona si esprime.

La parola non è niente, posso interpretare anche un certo suono che mi dice qualcosa, non è sempre la parola. Per esempio una ragazza mi ha detto che ha un dolore “al latto” della mano in corrispondenza del mignolo, gli ho detto chi stai allattando? E lei mi ha detto allatto. E chi stai allattando? Sto allattando il mio fidanzato che sembra un neonato.

Quindi non è sempre la parola, è il suono che già mi dice qualcosa perché lo vedo nel contesto. In questo caso il mignolo, secondo la filastrocca sarda, corrisponde a un bambino. E quindi un bambino va allattato.

Adesso vi faccio vedere dove sono, eh. Alle Maldive, praticamente sono al Poetto, ma praticamente alle Maldive, in Sardegna.

L’altra domanda che volevo farle riguarda un po’ le donne che ci stanno ascoltando e che spesso sono prese dallo sconforto, magari di non sentire di essere capaci nelle cose, di non essere all’altezza, di vivere a volte un senso di frustrazione, questa capacità di ascolto.

La passione e l’amore vince tutto. Se questa fiammella non se la sono lasciata spegnere, eh? Dovrebbero risorgere. Fiammella può essere anche la collera. Io in momenti di collera son diventata creativa, ma la collera bisogna permettersela anche, non tutti, se la vogliono permettere la collera, la rabbia no? Quindi basta che siano dentro alla loro fiammella, ma ce l’hanno ancora la passione?E le loro risorse, il loro talento se lo sentono e seguono questo? Ma è cosi semplice e cosi semplice!?

Quindi non andare a cercare, diciamo delle risposte nel problema, ma dare e alimentare quello a cui non si presta attenzione, a quella parte di sé che viene un po’ tralasciata.
Eh certo! Lo sto dicendo, da qualche minuto sto dicendo in una maniera sempre lo stesso concetto: non giungere mai a compromessi, stare dietro ai propri talenti, ai propri desideri, mai scendere a compromessi, eh?
Questo bisogna fare e allora troverai la tua strada.
Eh cosa c’entra il valore? Cosa c’entra il valore? Segui la tua strada man mano che segui la tua strada, vedrai quanto vali e quanto non vali. Ma bisogna darti anche il coraggio. Bisogna, soprattutto, una cosa che bisogna fare: tagliare i rami secchi, che corrisponde alle persone che non ti danno un valore, cioè che ti svalutano, quelli sono sicuramente rami secchi.
Questi sono da eliminare, bisogna ritemprarsi, sentirsi, secondo quello che si è, tagliare con tutti quelli che ti criticano, che ti giudicano, che ti ostacolano, che ti svalutano, tagliare subito, o che ti fanno sentire in colpa, come si usa fare nelle famiglie, le madri specialmente.

Dott.ssa Mereu, devo ringraziarla perché queste ultime parole, soprattutto queste ultime riflessioni che ha condiviso, penso che possano aiutare tantissime donne a capire dove stanno sbagliando, quindi a darci proprio il La su cosa prestare attenzione, come non essere intrappolate quindi la ringrazio tantissimo di questi minuti che ci ha concesso.

Che spero diventino uno stimolo per chi vorrà cercarla e quindi aggregarsi al gruppo di Facebook o su Telegram come lei dice, e mettersi a studiare.
Mettetevi a studiare, datevi il tempo di riflettere. Mi raccomando, state da soli, perché stando da soli l’anima vi parla, Eh.

Usate anche delle letture, se volete ve le indico queste letture, io stessa me ne sono servita per andare avanti

Sarebbe bellissimo se lei ci dà proprio solo due indicazioni di base.

Dei libri ormai che per me sono ormai sono dei best seller, cioè dovrebbero conoscere tutti. Questo non è detto che tutti li conoscono.“Donne che corrono con i Lupi”, poi Anthony Robbins, vecchia maniera, non adesso che è diventato commerciale, come diventare ricchi, famosi, di successo, pres- sappoco, ci sono alcune cose che sono molto interessanti.
Curarsi con i fiori di Bach.
Poi, per quanto riguarda i propri ninni: “ Malattia e destino” e “Destino come scelta”.
Se le persone vogliono capire il linguaggio dei ninni, chi l’ha scoperto è stato Groddeck, che era compagno di studi ed epistolare di Freud, poi studiare i fiori e poi, modestamente, leggere i miei libri. Siccome voglio che quello che le persone considerano una tragedia lo assumano addirittura in un divertimento, in un teatro, quindi anche in un fumetto, l’ultimo mio libro è “Gabriella Mereu a fumetti”, che distribuisco dove vado a fare le conferenze e che potete trovare su Amazon.

Perfetto metteremo allora anche i riferimenti di questa bellissima ultima indicazione che ci ha dato perché sarà sicuramente una cosa fantastica “Gabriella Me- reu a fumetti”.

Veramente bella idea, con semplicità, quindi con linguaggio semplice, perché il fumetto deve sintetizzare in poco tante cose. Quindi dice l’essenziale, quello che succede. Eh, l’anima parla per immagini, quindi ho fatto fare il documento.

Bellissima, bellissimo, ancora grazie e diamo appuntamento futuro possibile di cose che avrà voglia di condividere, quindi tanto, tanto piacere. Grazie.

Intervista a cura di Donatella Metelli