Nella classifica stilata
da Forbes nel 2021
“World’s Best Employers 2021!”
sono riportate
le prime 750 aziende
al mondo in cui,
sulla base di interviste anonime
a 150 mila lavoratori,
le persone vorrebbero lavorare
per svariati motivi,
per esempio
per un maggiore equilibrio
tra vita professionale
e privata
per la sicurezza
del posto,
per il clima di lavoro
e per la reputazione dell’impresa.
donna bionda capelli lunghi con occhiali

Il dato importante che emerge è che l’Italia è presente con 4 aziende nelle prime 100 classificate, mentre solo l’anno scorso era presente solo una: Ferrari.

Nelle prime 200 classificate ci sono ben 8 aziende italiane rispetto all’anno scorso in cui erano solo 3.

Quello che sta accadendo è che le aziende italiane stanno modificando l’approccio al modello lavorativo che per tanto tempo ha condizionato, e magari lo è ancora per diverse realtà, il modo di organizzare e gestire i tempi di lavoro e le necessità personali.

Nei luoghi di lavoro, fino a poco tempo fa, più uno dedicava il suo tempo al lavoro, maggiore era la considerazione della sua capacità/affidabilità.

In azienda, ancora oggi viene chiesta la disponibilità alla flessibilità di orario, per esigenze particolari, e i nostri giovani, i nostri millenials, non sono così disposti a rinunciare ai tempi di vita personale per dedicarli in misura maggiore al lavoro.

Fino a poco tempo fa questo era impensabile, penso ai tanti fine settimana, alle tante serate dedicate allo studio e alla professione per rispettare gli impegni assunti, costi quel che costi e come me, tante altre donne, professioniste, manager, imprenditrici e lavoratrici impegnate costantemente nel prodigarsi tra impegni lavorativi e impegni familiari.

In questo tipo di situazione si rischia di non riuscire a far bene né una né l’altra cosa, perché quando ci si organizza con minori risorse, bisogna mettere in conto il fattore tempo, la cooperazione e la qualità necessaria per i rispettivi impegni.

Dopo anni di corse, rincorse e richieste di “aiuto”, stiamo arrivando ad una svolta epocale perché non riguarda solo alcune aziende, alcune organizzazioni, stiamo costruendo il nostro futuro su nuovi pre- supposti, dove al centro è la persona.

Quello che il Covid-19 ha scatenato nelle nostre vite, nelle nostre relazioni e nelle nostre attività, ha fatto riflettere su ciò che davamo per scontato e che non lo era più, e questo ha aperto ad una nuova ipotesi, anzi alla necessità di una nuova ipotesi di come organizzarci.

La storia ci racconta che solo quando ci sono nuovi e forti bisogni si diventa un pò più disposti ad accettare nuove modalità, soprattutto quando le vecchie idee non sono più sostenibili.

Oggi il tema del Work Life Balance è una priorità nei luoghi dove lavorano le persone perché studi e statistiche hanno confermato il miglioramento sia del clima aziendale, sia della collaborazione tra le persone e del loro coinvolgimento e quindi di una maggiore produttività, oltre che maggiore sostenibilità.

I risultati del Randstad Employer Brand Resarch 2021 confermano che il work-life balance è uno dei fattori maggiormente ricercati dai lavorato- ri italiani nella scelta di un’azienda, infatti su 6581 intervistati tra la popolazione attiva in Italia il 66% lo ha ritenuto vitale.

È anche vero che l’utilizzo dei termini inglesi a volte non ci aiuta a com- prendere fino in fondo di cosa stiamo parlando.

Con work-life balance, tradotto come equilibrio tra vita privata e il lavoro, si intende andare anche oltre e considerare questioni come la salute.

Secondo una recente indagine pubblicata sull’European Journal of Preventive Cardiology, ci sarebbe correlazioni tra lo stress di lavoro e alcune patologie cardiache .

Anche a livello psichico è importante dedicare del tempo ai propri interessi e quindi staccare dal lavoro.

Noi donne siamo maggiormente esposte al rischio di sovraccaricarci di impegni e sta a noi adottare nuovi comportamenti per evitarlo, non possiamo aspettare che qualcuno ci sollevi da questi impegni eccessivi, dobbiamo noi prendere una decisione, una direzione.

Ecco qui alcuni passi che ci possono aiutare in questa direzione:

1- ritagliare del tempo per la qualità delle relazioni che per noi sono importanti

2- mantenere il tempo libero come tale, senza riempirlo di attività, ma creando spazio per il relax ed il recupero;

3- cominciare a rispondere no a determinate richieste;

4- definire ambiti e confini precisi per muoversi senza accavallarsi e sovraccaricarsi.

Possiamo iniziare con uno di questi passi e, mano a mano che procediamo, accorgerci di come questo ci possa porta anche a “lavorare” in modo diverso, magari meno dispersivo, di come ci possa aiutare nelle nostre relazioni, magari più intense e collaborative.

Quando cambiamo, anche solo in piccoli aspetti, alcune nostre abitudini o routine nel nostro quotidiano, magicamente, anche altre cose cambiano.

E se questo nuovo inizio anno 2022 fosse lo start per i nostri intenti per una nuova dimensione di equilibrio tra noi, gli altri, i nostri affetti e le nostre attività?
Se pensiamo che non sia possibile, se pensiamo che non sia facile… se pensiamo solo, non potremo dire di averci provato.
E se anche ci avessimo provato e non vedessimo subito i risultati che desideriamo, non possiamo dire di aver fatto di tutto.

Noi donne sappiamo bene cosa questo significa quando facciamo di tutto per ciò in cui crediamo, ciò che amiamo e ciò che vogliamo.

Ora i tempi sono maturi, anche nella nostra società, nei nostri ambiti lavorativi, e nelle nostre relazioni non si parla di “sacrificarsi per il lavoro”, “sacrificarsi per la carriera”, “sacrificarsi per la famiglia” ma si parla di “contribuire, partecipare, condividere, collaborare e connettersi”.
Auguro a tutte che il 2022 possa essere per noi donne una nuova occasione per liberarci da vecchi stereotipi e abitudini per costruire il futuro che desideriamo.

Per qualsiasi altra informazione o approfondimento e per supportare il tuo progetto scrivi a info@ professionepassione.it.

Donatella Metelli