Quando anni fa diventai un’insegnante di educazione fisica,
con il titolo con- seguito all’ISEF di Firenze,
capii subito che la cosa che più mi affascinava
di questo tipo di attività non era certo la parte agonistica
o quella narcisista che spesso qui si cela sotto mentite spoglie,
bensì quella di aiutare le persone
a vivere bene il proprio corpo, rispettandolo,
assecondandolo e curandolo.
Grazia Sandra Carmignani

Per fare ciò iniziai successivamente il percorso per diventare Osteopata che mi avrebbe permesso di aiutare le persone affette da varie patologie strutturali o traumatiche, interrotto dopo soli due anni per fare il mestiere più bello ed appagante del mondo, quello di madre di due splendidi figli Veronica e Michele.

Per quanto mi ritenga molto fortunata riguardo a peso ed altezza e quindi per me non è mai stato un problema dialogare amichevolmente con la bilancia, con il tempo ho cominciato ad apprezzare anche il gusto del mangiare poco, bene e sano!

Qui ovviamente potremmo aprire un dibattito infinito su quale sia il cibo più buono e più sano, dieta vegana, vegetariana, chetogenica, etc, … e comunque alla fine non arriveremmo ad una scelta unica e condivisa per cui ritengo che ognuno deve fare il meglio con quello che sa, che ha e che gli piace, trovando il giusto equilibrio tra necessità, conoscenza, piacere e gusto!

All’inizio della mia attività nelle palestre, per quanto fosse eccitante e appagante fare corsi di aerobica e fitness a corpo libero con gruppi importanti di persone motivate e stimolate come me, mi resi subito conto che molte persone venivano escluse dal sistema fitness per svariati motivi come il look, cioè il conformarsi ad un certo aspetto, apparenza, e quindi il sentirsi inadeguati all’interno di una struttura come la palestra.

Tantissime persone, infatti, se ne allontanavano magari perché in sovrappeso, introversi, schivi agli ambienti affollati, lenti nell’apprendere movimenti complessi perché con uno scarso schema corporeo, per- ché aritmici, cioè con una scarsa propensione al ritmo musicale, o poco abituati a muoversi e a sentire emozioni diverse che non sapevano codificare!

Il lungo periodo di inattività che mi ha allontanato da quell’ambiente che tanto mi aveva dato in termini di crescita personale e professionale, non mi ha però allontanato negli anni che si sono susseguiti dal piacere di fare ginnastica personalmente, portandomi anche a correre una maratona, così come il gusto di piacermi ogni volta che mi guardavo allo specchio portandomi a curare tantissimo la mia postura e la mia silhouette cercando di mantenere il mio corpo tonico, elastico e flessibile.

Poi quest’anno la scoperta di una nuova attività fisica che mi ha permesso di rimettere in discussione tutta una serie di situazioni ed equilibri: la Camminata Metabolica di Stefano e Davide Fontanesi.

Stefano Fontanesi è un massofisioterapista, posturologo, laureato in Scienze Motorie ed ex socio fondatore del Centro Eden Sport e Salute di Reggio Emilia. È stato ideatore di molti progetti di recupero funzionale, Nuoto Wellness, Acqua Fit, bike e ora Camminata Metabolica. Ha pubblicato inoltre in diverse riviste dedicate al benessere, è stato promotore di due progetti scientifici rispettivamente con l’Università di Firenze (con il dottor Claudio Macchi) e con l’università di Padova (con il dottor Marco Bergamini).

Esperto di malattie croniche, ha recentemente collaborato con l’associaZione Melagrana per sperimentare protocolli ginnici per le persone affette da Fibromialgia e nel 2021 ha pubblicato insieme al figlio Davide il libro Camminata Metabolica diventato subito best seller su Amazon.

Ma cos’è Camminata Metabolica e in che modo ha impattato sulla mia vita?

È un’attività ludico motoria amatoriale che si svolge all’aperto, quindi nei parchi, sulla spiaggia o altro ed è rivolta soprattutto alle persone che fanno poca attività fisica e che vogliono riprendere in mano la loro vita. Si basa su una camminata che coniuga insieme tre diverse discipline quali, la marcia, la danza e il pugilato e si fonda su esercizi volti a riacquisire una postura, una flessibilità e una tonicità muscolare evitando traumi e compensi.

Il trainer è in continuo contatto con l’allievo attraverso delle cuffie wireless ed entrambi possono muoversi liberamente senza limiti di distanza.

Altro strumento da utilizzare è una F-Band che per la sua speciale struttura, obbliga la persona ad avere una postura corretta costringendola quasi in una sorta di “armatura” visto che viene posta dietro le spalle all’altezza delle scapole e guida il movimento delle braccia che scorrono in modo sincrono proprio come nella camminata normale, sferrando come dei pugni avanti andando ad interessare in questo esecuzione di “ torsione ed elevazione”, tutti gli addominali, soprattutto quelli profondi che così vengono sollecitati ed allenati.

Io stessa mi sono sorpresa come l’esecuzione costante di questa pratica mi abbia portato ad avere una postura ancora più corretta, sostenuta da tutti questi addominali, che fai in una “quantità industriale” visto che l’esercizio della camminata dura per ben 25/30 minuti. Anche il piccolo, il medio e il grande gluteo vengono attivati e tonificati durante la spinta del piede che compie un passo lungo e ben disteso, così come i bicipiti e i tricipiti che vengono sollecitati nel lavoro fatto con la band.

Il risultato finale di questa camminata così strutturata è quello di aumentare il metabolismo, riattivare la circolazione e la microcircolazione, migliorare la postura, rafforzare la muscolatura di gambe, addominali e glutei e di insegnare agli atleti una motivazione positiva nei confronti dell’esercizio fisico che così strutturato viene ben recepito nella sua semplicità da tutti i suoi partecipanti, permettendo quindi a tutte le persone di riavvicinarsi al fitness, al movimento, alla rInascita e riscoperta delle proprie potenzialità fisiche e mentali.

L’ingrediente principe poi deve essere come ricordo sempre ai miei allievi, la CONSAPEVOLEZZA, intesa come capacità di essere presente nella continua esecuzione degli esercizi, che non possono essere fatti con superficialità e distrazione.

Questa pratica di “presenza” permette agli atleti di Camminata Metabolica di crearsi uno schema corporeo corretto, di svolgere bene gli esercizi in ogni sua parte e anche e soprattutto di spegnere i pensieri ridondanti della mente che non ci lascia mai in silenzio. In pratica si raggiunge uno stato di meditazione presente, tramite il quale la mente si svuota per congiungersi con il presente e vivere il “qui ed ora” in una sorta di Mindfullness.

Dopo la camminata vengono eseguiti degli esercizi di forza o tonificazione, di stretching e infine di rilassamento, in cui il Trainer conduce i suoi allievi al relax completo e a riappropriarsi del proprio corpo e delle proprie emozioni.

Insomma, Camminata Metabolica è a mio avvio una disciplina a tutto tondo, perché è semplice, completa, efficace e soprattutto permette ai suoi allievi di riappropriarsi di un bene prezioso: il contatto con la natura da cui l’uomo si è lentamente allontanato perdendo la capacità di percepire le emozioni che essa costantemente regala.

Riuscire a guardare il cielo in tutta la sua vastità, con i suoi colori variopinti o tornare a udire i rumori della natura, come il canto degli uccelli, delle cicale, dei grilli, o riuscire a percepire il soffio del vento sulla pelle, sono emozioni impagabili che ci permettono di ritornare alle nostre origini e ricordarci che in questa vita siamo solo di passaggio e che non siamo qua solo per consumare e sporcare, ma soprattutto per vivere con gioia e gratitudine!

Grazia Sandra  Carmignani