
Crescere come individuo ed acquisire una profonda consapevolezza di sé è un percorso che molto spesso viene evitato dalle persone perché questo vuol dire mettersi in discussione e accettare di trascorrere del tempo a farsi delle domande, spesso scomode.
Bisogna riconoscere che è sempre stata e sempre sarà una cosa complessa da raggiungere, ma per coloro che queste domande se le pongono, è sicuramente un processo Possibile!
La vita e tutto ciò che la riguarda con le varie scelte che vengono fatte lungo
il suo percorso, tende a governarti se non sei tu a gestirla. Spesso si vive anestetizzati, chiusi in gabbie trasparenti a correre in ruote come quelle dei criceti con la mente focalizzata su loops ricorrenti e spesso sterili
Siamo quindi portati a conformarsi a quello che è un pensiero comune, perché condiviso, perché del “gruppo massa”, perché non messo in discussione dalle molte persone, perché è più facile adeguarsi che cercare soluzioni diverse per rispondere a quesiti a cui altri hanno già risposto!
Il cervello ormai si sa che cerca, se possibile, di fare poca fatica e risparmiare energia, cerca soluzioni pronte e facili all’uso.
Quindi perché non utilizzare le cose e gli elaborati fatti dagli altri? Perché non farsi andar bene il pensiero degli altri? Del resto se va bene a così tante persone, vuol dire che sarà sicuramente giusto, altrimenti qualcuno lo avrebbe messo in discussione. E poi, perché dovrei metterlo in discussione proprio io?
Non ci si domanda più ad esempio se sia giusto spengere i sensi e la capacità di giudizio davanti ad un dispositivo Web, anziché leggere un libro.
Non ci si domanda più se sia giusto scegliere di guardare il televisore durante la cena in famiglia anziché parlare con i figli e le persone presenti, o ancora, se sia giusto metterlo in camera da letto anziché proteggere quell’ambiente e riservarlo a momenti di relax o di meditazione! Come questi potrei citare tanti altri esempi a cui non facciamo ormai più caso perché entrati nel nostro vivere quotidiano, fatto di luoghi comuni e di blackout celebrali.
Il confronto con il mondo e con le persone che lo abitano è spesso evitato perché vorrebbe dire innanzitutto “aprire gli occhi e le orecchie” per vedere e ascoltare veramente la persona che abbiamo davanti.
Vorrebbe dire mettersi nei suoi panni, calarsi nella sua testa, guardare il mondo con i suoi occhi, comprendere e accogliere le sue difficoltà e complessità caratteriali, capire il suo vissuto e evitare di giudicare il suo operato.
Riuscire a dialogare con una persona per trovare un punto di incontro dove entrambe le parti possano sentirsi di aver “guadagnato” qualcosa in termini di crescita personale, aumentando così le proprie capacità, le proprie conoscenze o le proprie competenze, è il premio più grande che possiamo immaginare di conquistare all’interno di un confronto.
Questo processo di confronto, porta inevitabilmente a sentirsi diversi, più “ricchi”, sia emotivamente che razionalmente, perché sentiremo di aver fatto un passo in avanti verso la piena consapevolezza di noi stessi e verso gli altri!
Certo, pensarla in modo diverso dagli altri è complicato, perché quando dai risposte diverse a problemi comuni spesso vieni etichettato come diverso, anticonformista e contemporaneamente viene messa in atto tutta una politica per riportarti nel gruppo perché se riesco a convincerti del mio pensiero vuol dire che quello che pensano i molti è giusto.
Avere il coraggio di essere la voce fuori dal coro, vuol dire avere competenze per poter affrontare tutte le critiche che ti verranno rivolte, vuol dire avere il coraggio di metterci la faccia e di esporsi al pubblico confronto e alla pubblica “gogna”, come quando ad esempio una persona ha il coraggio di dire la propria opinione on-line, sapendo che ci saranno quelli che ti sosterranno e quelli che cercheranno di affossarti con offese, insulti e aggressioni di vario tipo coperti proprio dall’anonimato del web.
Per compiere l’ultimo passo verso la piena consapevolezza di sé, è necessario infine essere congruenti! Cosa significa essere congruenti? Congruenza equivale a corrispondenza e in geometria si usa per descrivere la perfetta uguaglianza di due figure che hanno la stessa forma e dimensione, quindi quando sono perfettamente sovrapponibili.
Nel momento in cui quindi decidi di parlare e di esprimere la tua idea sia individualmente che pubblicamente, di dare un consiglio, un’indicazione o un giudizio di vario tipo, assicurati di essere “congruente” con quello che stai dicendo, ovvero che dici e FAI la stessa cosa, dici e SEI la stessa persona!
Sarà forse successo anche a te di dire cose a delle persone insegnando o portando la tua esperienza affinché gli altri ti ammirino e ti guardino come ad un esempio da seguire o imitare e poi nella realtà essere la prima persona a non fare o essere ciò che dici o stai predicando.
Un po’ come fa il dottore che ti dice di smettere di fumare mentre si sta spengendo la sua sigaretta o ti consiglia di dimagrire mentre lui è in sovrappeso.
Insomma la congruenza è quella caratteristica che ti contraddistingue come una persona Vera ed Originale Autentica e Credibile che non può essere raccontata ma che viene percepita a pelle, dall’istinto e dalle emozioni e quindi non è falsificabile! È quel qualcosa che ti fa capire che ti puoi fidare, che non ci sono tranelli e che è Possibile!
Solo quando conosci bene chi sei puoi andare a raccontarlo per trasferire tutte le tue conoscenze alle altre persone. Se lo fai prima rischi di narrare solo l’immagine che hai di te stessa e oltre a non appagare gli altri, deluderai anche te stessa!
Sandra Grazia Carmignani